Il parroco

  

DON GIUSEPPE RUFFO

Don Giuseppe Ruffo è nato a Corigliano Calabro (Cs) il 15 Gennaio del 1983. Ha seguito gli studi teologici al Pontificio Seminario Teologico Regionale “San Pio x” di Catanzaro. Ha conseguito il boccalaureato con una tesi su “San Francesco di Paola: uomo ecumenico”. E’ stato ordinato diacono il 21 Dicembre del 2008. Ha svolto il suo ministero diaconale a Cariati presso le comunità parrocchiali San Michele Arcangelo e di San Cataldo. È stato ordinato presbitero il 21 Giugno del 2009. Dal 7 Settembre 2009 al 22 Luglio 2012 è stato vicario parrocchiale presso la parrocchia San Pio X Piragineti in Rossano. Ha pubblicato nel mese di luglio 2010 un volume “A chi ama Dio tutto è possibile. Carità e spiritualità in San Francesco di Paola”.  Dal 28 Luglio 2012 è stato nominato Parroco nella Parrocchia di San Giovanni Battista in Mirto-Crosia e nel settembre del 2012 è stato nominato direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano.

  

INGRESSO NUOVO PARROCO

 

AUGURI VIVISSIMI AL NUOVO PARROCO DON GIUSEPPE RUFFO PER IL SUO MINISTERO PASTORALE ... CHE IL SIGNORE LO ACCOMPAGNI SEMPRE E LO GUIDI AFFINCHE' LA NOSTRA COMUNITA' CRESCA IN SOLIDARIETA' E IN GRAZIA DI DIO ...

SALUTO DI BENVENUTO A DON GIUSEPPE RUFFO

L’intera comunità parrocchiale di San Giovanni Battista da il benvenuto al suo Padre Arcivescovo Mons. Santo Marcianò ed un caloroso saluto di benvenuto al  nuovo parroco don Giuseppe Ruffo.

Caro Padre la ringraziamo e con lei ringraziamo e lodiamo il Signore per il dono di questo giorno… per questo grande evento di grazia; e le vogliamo far notare che con la nomina a parroco di don Giuseppe, è stata mantenuta una “sorta” di tradizione parrocchiale: tutti i parroci che sono passati da questa comunità si chiamano Giuseppe.. primo parroco don Pino de Simone, poi don Mosè Giuseppe Cariati, poi don Peppino Grilletta ed ora don Giuseppe Ruffo.

Caro don Giuseppe ancora benvenuto… benvenuto a casa!!!

Da oggi questa è la tua casa e noi la tua famiglia… una famiglia che con gioia ha saputo attendere e prepararsi a questo momento, così carico di emozioni e speranze…una famiglia che già da ora TI VUOLE TANTO BENE!!!.

Caro don Giuseppe vogliamo starti vicino, vogliamo aiutarti a seminare. Gesù nella parabola del seminatore ci fa notare che la cosa più importante non è il terreno su cui cade il seme o se riesce a germogliare, l’importante è che il seminatore non si stanchi mai di seminare. Per questo, caro don Giuseppe, abbiamo bisogno del tuo aiuto, della tua guida e della tua preghiera. Ti chiediamo di prenderci per mano e di indirizzare il nostro cammino, in modo particolare il cammino di noi giovani, di avere la pazienza, la costanza, l’entusiasmo e l’amore di seminare ed anche di fronte allo scoraggiamento dovuto a terreni poco fertili di andare avanti e continuare  a seminare, con la fiducia e la fede che : “Il Signore è il mio Pastore non manco di nulla”.

Caro don Giuseppe la parrocchia di San Giovanni Battista ti augura ogni bene per il tuo nuovo servizio sacerdotale  in mezzo a noi, e ti affidiamo all’intercessione della Beata Vergine Maria e del Precursore San Giovanni battista, nostro patrono, affinché possano accompagnare il tuo cammino che è anche il nostro cammino. Auguri e in bocca al lupo!!!   

La comunità parrocchiale

SALUTO DEL NUOVO PARROCO DON GIUSEPPE ALLA COMUNITA' PARROCCHIALE

“Pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliando non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge” (1Pt 5,2-3) esortando anche il popolo di Dio soprattutto nel prossimo anno dedicato  alla fede a “un più convito impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede” e nella ricerca amorosa del Signore.

Con queste parole, insieme a quelle che la liturgia mi ha fatto pronunciare voglio iniziare il mio ministero sacerdotale in mezzo a voi, in questa parrocchia col desiderio e l’impegno di cercare tutti insieme il Signore.

Il mio primo pensiero di affetto filiale e di stima immensa va a Lei Rev.mo Padre Arcivescovo, grazie di vero cuore nell’avermi scelto e chiamato a cooperare al suo progetto di santificazione del popolo della Diocesi, vedo veramente  il dispiegarsi del progetto di Dio per gli uomini che non è altro un progetto d’amore. Grazie, Padre!

A voi, carissimi confratelli nel sacerdozio, grazie per aver preso parte a questa liturgia, ma ancora di più per aver manifestato la forza prorompente dell’unico presbiterio che gioisce per uno dei suoi membri. Ad uno ad uno, vorrei chiamarvi e abbracciarvi per trasmettere a questo popolo la bellezza dell’unico presbiterio. Ma permettetemi di stringere più forte Don Clemente. Clemente con te ho fatto una meravigliosa esperienza di comunione sacerdotale, inoltre desidero salutare e ringraziare i sacerdoti pervenuti da altre diocesi miei carissimi amici di seminario che mi  hanno voluto onorare con la loro amichevole presenza e partecipare a questo momento gioioso di festa per me.   

A voi giovani seminaristi unitamente, ai vostri educatori Don Pino e Don Vittorio, va il mio grazie per quanto avete fatto in questi giorni. Grazie per aver fatto di tutto affinchè questa liturgia acquistasse quella dignità necessaria per ciò che insieme abbiamo celebrato.

Un ringraziamento va anche al Signor Sindaco per la sua presenza in mezzo a noi.

In questo momento, colmo di gioia e di gratitudine per quanto il Signore mi ha dato, il mio ricordo va alle comunità parrocchiali in cui, sempre a nome del Padre Arcivescovo, ho svolto il mio ministero sacerdotale: le comunità parrocchiali di Cariati e quella di San Pio X di Piragineti, con quest’ultima ho potuto sperimentare come è entusiasmante vivere alla ricerca del Signore con il popolo.  Pertanto  a questa comunità , presente con una delegazione guidata dal parroco, va il mio grazie sentito e commosso.

Carissimi parrocchiani con trepidazione mi appresto a condividere con voi un tratto importante del mio cammino sacerdotale. Con gioia ho accettato la proposta di essere vostro parroco e con la preghiera mi sono preparato ad assumere questa missione. Vengo tra voi col desiderio di servire questa comunità sull’esempio del suo celeste patrono e protettore San Giovanni Battista.

A  voi miei parrocchiani, dico sin da subito, occorre  passare da una pastorale di tutti quanti ad una pastorale di tutti insieme. Non c’è ricerca del Signore senza la comunione con il fratello, sia esso il più lontano. Tutti insieme dobbiamo cercare il Signore sapendo che questa ricerca ci fa diventare santi e ci fa partecipare all’amore che promana da Dio. Tra di noi si dovrà instaurare il clima di famiglia, che tale è e rimane malgrado le frizioni che si generano. E come unica famiglia dovremo impegnarci a fare esperienza di figli di Dio per aderire sempre di più a Gesù ed al suo Vangelo.

La Chiesa vista come luogo in cui si perpetua il messaggio di Cristo al mondo, luogo in cui ci si salva, sacramento che continua a trasmettere l’amore di Dio a noi uomini. Per questo la parrocchia, richiamando la conversione continua, dovrà impegnarsi a creare quelle condizioni atte a favorire in tutti i membri l’auto-sviluppo umano, perché come ci ricordano gli orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020: «La parrocchia vicina al vissuto delle persone e agli ambienti di vita, rappresenta la comunità educante più completa in ordine alla fede. Mediante l’evangelizzazione e la catechesi, la liturgia e la preghiera, la vita di comunione nella carità, essa offre gli elementi essenziali del cammino del credente verso la pienezza della vita in Cristo». La crescita umana e spirituale allora è la ricerca costante di Dio ci fa scoprire la bellezza di essere stati amati e poi creati da Dio. Del resto non esiste vero umanesimo che non porti a Dio.

In conclusione vorrei donarvi un’icona spirituale che ci accompagnerà in questo nuovo anno pastorale. È l’icona che vede raffigurati i discepoli di Emmaus nel riconoscere il Signore Risorto. Quello di questi due discepoli è il cammino di due credenti in Gesù, cammino che a un certo punto risulta vuoto della presenza del maestro e quindi vuoto di tutte le speranze. Ma un certo punto del loro percorso avviene l’incontro con Gesù, il quale spiega le Scritture e spezza il pane con loro. Luoghi privilegiati questi dove i discepoli di Cristo incontrano il loro Signore e si lasciano rieducare da lui per vivere di lui e per lui e con questo augurio esprimo il desiderio di ritrovarvi domani sera, prima della Celebrazione Eucaristica, come una vera famiglia alle ore 18,00 per adorare il Signore e affidare a lui questa nuova fase di vita parrocchiale.

Don Giuseppe Ruffo

CALABRIA  ECCLESIA  MAGAZINE

Articoli in Diocesi Rossano - Cariati - numero 370 | del 29/09/2012   

Mirto, un nuovo parroco

Mirto: nuovo parroco a S. Giovanni Battista. Nei giorni scorsi, la comunità parrocchiale di San Giovanni Battista in Mirto ha vissuto un momento di gioia e di grazia per l’ingresso del nuovo parroco Don Giuseppe Ruffo....