La devozione popolare     

San Giovanni Battista

Festa Patronale:
24 giugno

Solenne processione
e sagra parrocchiale

Triduo in onore di S. Giovanni Battista

O glorioso S. Giovanni, che ancor bambino vi ritiraste nel deserto a menar la vita la più austera e la più santa, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di viver sempre, se non col corpo, almeno col cuore staccati da questo mondo, e in continuo esercizio di mortificazione e di penitenza.

Pater, Ave e Gloria

O glorioso S. Giovanni che foste il primo a riconoscere e a proclamar Gesù Cristo pel vero Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, otteneteci, vi preghiamo che il principale nostro studio sia quello di glorificar Gesù Cristo nostro Redentore, e di seguire fedelmente tutto ciò che egli si è degnato insegnarci.

Pater, Ave e Gloria

O glorioso S. Giovanni, che aveste la gloria di essere il primo martire della nuova alleanza, sottoponendo colla maggior allegrezza il vostro capo al taglio micidiale, otteneteci, vi preghiamo, di essere sempre come voi disposti a sacrificare anche la vita per la difesa della verità e per la gloria di Gesù Cristo, affinchè, spezzando questa vita fragile ed infelice, ci assicuriamo dopo la morte la vita eterna e beata in compagnia di voi o Precursore beatissimo del Messia, non che di tutti gli Angioli e di tutti i Santi nella gloria del Paradiso.

Pater, Ave e Gloria

 

Maria Santissima Immacolata.

L'immagine si trova sul sagrato della chiesa

L'ANGELO DEL SIGNORE

L'angelo del Signore portò l'annuncio a Maria,
ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.

Ave, o Maria...

Ecco l'ancella del Signore,
sia fatto di me secondo la tua parola.

Ave, o Maria...

Il Verbo si è fatto carne,
e abitò fra noi.

Ave, o Maria...

Prega per noi, Santa Madre di Dio,
e saremo degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo.

Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; tu, che nell'annunzio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce, con l'intercessione della beata Vergine Maria, guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

REGINA DEI CIELI (Si recita da Pasqua a Pentecoste).

Regina dei cieli, rallegrati, alleluia!
Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia!

È risorto, come aveva promesso, alleluia!
Prega il Signore per noi, alleluia!

Rallegrati, Vergine Maria, alleluia!
Il Signore è veramente risorto, alleluia!

Preghiamo.

O Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio hai ridonato la gioia al mondo intero, per intercessione di Maria Vergine concedi a noi di godere la gioia senza fine della vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

San Francesco di Paola.

L'immagine si trova nella piazzetta attigua alla chiesa, costruita proprio per ospitare la effigie del Santo calabrese.

PREGHIERA

O glorioso nostro Protettore S. Francesco di Paola, che hai dedicato tutta la vita alla preghiera, alla penitenza e a ristabilire la pace fra le persone, le famiglie, nella società e sei passato sulla terra operando tanti prodigi, ora dal Cielo guarda a noi tuoi devoti ed espandi la tua Benedizione. Tu raccomandavi sempre: "Deponete ogni odio ed inimicizia...; perdonatevi a vicenda e poi non pensate più all'ingiuria ricevuta, amate la pace, perché è molto meglio di qualsiasi tesoro...": ottienici la gioia di saper perdonare sempre, per poter ottenere il perdono dei nostri peccati e la perseveranza nei buoni propositi. Dona a noi: un raggio della tua carità, la Grazia della santità e quanto ti chiediamo per la nostra vita.

(pausa per le intenzioni personali)

Benedici il nostro Paese e quanti vengono in questo luogo ad invocarti.

Intercedi per la nostra salvezza eterna.

AMEN!

INAUGURATA A MIRTO LA STATUA DI

SAN FRANCESCO DI PAOLA

 

   La comunità parrocchiale di San Giovanni Battista in Mirto ha vissuto un momento di festa, domenica 22 Aprile u.s., quando ha voluto onorare S. Francesco di Paola, ponendo nel piazzale attiguo alla chiesa una sua piccola statua.

   L’effigie era stata offerta da un gruppo di fedeli e si era preparato il giorno celebrativo in omaggio al Santo da svolgersi il  2 Aprile, sua ricorrenza, ma a causa del clima instabile è stata rimandato di domenica in domenica.

   Don Mosè Cariati, pastore della chiesa di S. Giovanni Battista e i suoi parrocchiani, nonostante il forte vento e il pallido sole della giornata, hanno deciso ugualmente di festeggiare S. Francesco, protettore dei pescatori, senza portare però la sua raffigurazione in barca sul mare per costeggiare il lido di Mirto, come era stato organizzato. Si è interpretato questo “non poterlo fare per il tempo”, ha detto don Mosè, come la volontà del Santo a non voler “ grandi cose”, ma la sobrietà e la modestia.

   Nel pomeriggio, dunque, ci si è dati appuntamento al lido Centofontane da dove la processione, in fedeltà alla memoria del Santo Frate, si è snodata fino alla chiesa.

   La benedizione e l’inaugurazione dell’immagine sacra ci ha visti raccolti attorno al parroco in tanti, di tutta la cittadina di Mirto, in preghiera, continuata con la celebrazione eucaristica in suo onore.

   Ognuno dei partecipanti ha dato il suo contributo a questa occasione di solennità: la Banda Musicale locale ha accompagnato con devozione la processione e la collocazione del simulacro nel tronco di un ulivo centenario; la Schola Cantorum parrocchiale alla fine della Santa Messa ha magistralmente eseguito un concerto di canti vocazionali che hanno evidenziato il carisma di S. Francesco e hanno creato un clima di armonia e di gioia; i pescatori, categoria privilegiata del Santo, hanno preparato i fuochi pirotecnici; ed una devota della parrocchia ha offerto una mongolfiera, con la scritta “La parrocchia di S. Giovanni Battista saluta S. Francesco”, che si è librata in volo su nel cielo e verso il mare che il Santo amava tanto.

   Applaudire per salutare e stimare il Fondatore dei Minimi e guardare la mongolfiera allontanarsi all’orizzonte è stato un momento veramente toccante che ha commosso tutti i presenti.

   La partecipazione in massa alla celebrazione, inoltre, ha dimostrato quanto viva e grande è la venerazione verso questo nostro Santo calabrese che con il suo esempio, ci ha ricordato don Mosè nell’omelia, ci insegna a essere testimoni di Cristo risorto nell’umiltà, nella carità, nell’impegno, nella responsabilità e nel modo di vivere ispirato al Vangelo.

   Con la presenza dell’immagine dell’amato S. Francesco, il sagrato della chiesa, grazie alla benevolenza di tutta la comunità, si è trasformato non solo in un luogo ricreativo, di ritrovo e di comunione fraterna, ma soprattutto di preghiera e di contemplazione.

ANGELA MARINO